Caro Alessio,
sei formidabile! Hai la capacità, rara, di riattivare i ricordi, anche in chi, come me, comincia ad avere qualche difficoltà! La tua chiusa sul volo, in http://quarratanews.blogspot.it/2012/03/bartolomei-bartoli-il-vento-del.html#more , è decisamente un toccasana per la memoria: “ il vento che spira ancora forte e non può essere più fermato: “Pistoia Futura” può, adesso, ambire a spiccare il volo”, ha richiamato in me un caro pensiero.
Zia Amelia (la sorella di una nonna mai conosciuta), spesso, quando andavo a trovarla, mi diceva: “Vai nel pollaio a prendere un ovino! Prendilo caldo!” Soggiungeva. E io, con passo incerto e timoroso, mi avventuravo fra casine e casotti acutamente odorosi di guano.
Fu allora – avrò avuto all’incirca cinque anni – che scoprii che anche le galline volavano. Una rossa, ricordo benissimo, cominciava a correre e schiamazzare, poi ad agitare le ali per sollevarsi, faticosamente, in un volo breve e pesante, inadeguato al bisogno, che inesorabilmente cessava dopo due o tre metri. Ecco, Alessio, vedi, non volendo hai ravvivato un ricordo! Io non so, oggi, se la tua “Pistoia Futura” riuscirà a staccarsi dal suolo, ma, certo, l’idea di quel volo, mi rammenta la rossa gallina dell’Amelia.
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Sei formidabile, Alessio! La tua lettera a Bartoli è un capolavoro: pare – quasi – che Nasone ti sia stato maestro. Un’arte amatoria così è pagina da manuale. Blandisci tanto bene il Professore, sei così suadente, così prodigo nei complimenti che, guarda, se non fossero tutti sicuri che lo fai per interesse, quasi verrebbero altri pensieri. Però, vedi, forse non ti accorgi che i sostenitori, gli amici, i tesserati che finora hanno approvato Bartoli con sincerità, che si sono dimostrati disposti a tutto, intuiscono benissimo il tuo “arguto” disegno: ché, Alessio, ti interessano forse i loro voti? Credi che non abbiano capito che del Professore t’importa ben poco? Io penso, invece, che la tua veemente opera di seduzione potrà presto irritarli.
Vedi Alessio, tu non ci hai ancora, molto probabilmente, riflettuto sopra, ma, gli elettori, i nostri concittadini, non sono, né amano – ne sono fermamente convinto –, esser considerati come valigie, o, peggio, come delle pecore, le quali possono essere spostate indifferentemente, anche in camion, da un luogo ad un altro, dalla pianura ai pascoli più freschi della montagna. Guarda, Alessio, che quelli, per un’idea o un sogno, avevano rinunciato al certo per l’insicuro. Mica è gente da poco! Credi che possano così facilmente spostarsi da un partito a un altro al solo fischiare del pastorello o alle mosse d’un cane da pecore – come certi politicanti –?
Ora, vedi, io comprendo benissimo che alcuni possano figurarsi il mondo come gli fa più comodo, ma, credimi, occorre considerare che le persone vere amano pensare e scegliere con la propria testa. Anche sbagliare, ma con la propria testa.
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Sei formidabile, Alessio! Ti rivolgi alla gente come se fossi tornato in “patria” da un lontano paese, dopo anni, e, scoprendo il “difetto” della politica, la sua inefficacia, la di lei incapacità a risolvere i problemi, avessi a un punto deciso di rimboccarti le maniche chiamando il popolo, la civica comunità, all’appello per imboccare con lei altra via. – E meno male che ora ci sono io! –
Ma, scusa, non sei tu quell’Alessio Bartolomei che è segretario provinciale del partito di Fini? Non sei tu quello che era, fino a ieri, capogruppo di Forza Italia? Non sei, forse tu, quell’Alessio che era, anni fa, esponente del CCD,CDU,UDC – ora ben non rammento –?
Non sei quello stesso che orgogliosamente ha cento volte avvertito di venire dalla vecchia gloriosa DC? E, ancora, non sei quell’Alessio che da diciott’anni siede in Consiglio a rappresentare partiti? E ancor prima alla Circoscrizione, a ripetere – più o meno – le medesime cose? Correggimi, se sbaglio!
Il travestimento, la tuta mimetica, in certe circostanze vanno benissimo! Ma travestirsi in casa propria, dove tutti ti conoscono e sanno chi sei, non è un po’ ridicolo? Pare la finzione di uno – uso le tue parole – che “si compiace solo di sé stesso…”, o, forse, l’ennesima trovata di un “furbacchione” che con la storia del “civico”, delle belle frasi, delle parole “struggenti”e ispirate, illudendo di prendere le distanza dai partiti (che lì sono e lì restano), cerca solo di galleggiare. Ancora un pochino.
u.s.
Immagine:
Il più grande spettacolo sulla terra